Scultura in ceramica smaltata, "Figura Femminile", di Pietro Melandri, firmata, Anni '40

Epoca: Anni '40 Misure: H 25 x L 9,5 x P 9 cm
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Scultura in ceramica smaltata, "Figura Femminile", di Pietro Melandri, firmata, Anni '40

Bellissima scultura in ceramica smaltata e dorata dello sculture italiano Pietro Melandri., firmata MELANDRI - Faenza

Ceramica formata a mano e cotta al terzo fuoco.

Misure: H 25 x L 9,5 x P 9 cm


Biografia
Pietro Melandri (Faenza, 1885 – 1976) nel 1897 inizia a lavorare come apprendista nella fabbrica di ceramiche dei fratelli Minardi. Contemporaneamente, ma di sera, frequenta la Scuola di Arti e Mestieri di Faenza, dove segue i corsi di Antonio Berti (1830-1912).

I laboratori di ceramica a Faenza
L’obiettivo principale è quello di rinnovare in senso stilistico la tradizione ceramica faentina. Sperimentano le tecniche più disparate e affinano il loro linguaggio, creando lavori originali. Separatosi da Zoli, rileva la fabbrica Pietro Melandri, dove aveva lavorato da giovane e, nel 1921, partecipa con alcuni lavori in ceramica alla I Biennale romana.
A questo periodo appartengono minuziose figurine femminili, con cui partecipa all’Esposizione di Arti Decorative di Parigi del 1925. Il successo giunge rapidamente e le esposizioni si susseguono: a Monza, Milano e Barcellona ottiene numerosi riconoscimenti.

Il successo
Pietro Melandri collabora con Giò Ponti (1891-1979) nelle decorazioni di interni di una serie di ville liberty in Lombardia. È proprio a questo punto che decide di separarsi anche da Nonni e di continuare a gestire la manifattura da solo. Porta avanti il progetto di totale rinnovamento della lavorazione della ceramica e si ispira costantemente a stilemi Art Déco.
Decorazioni in ceramica private e pubbliche vengono realizzate da Pietro Melandri per tutti gli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. Il suo lavoro originale, apprezzatissimo da architetti e collezionisti, comincia a rallentare negli anni Sessanta.
Nel 1966 partecipa alla Biennale d’Arte Ceramica di Gubbio. Muore a Faenza nel 1976, ma la produzione del suo laboratorio continua per almeno altri dieci anni, grazie ai suoi più stretti collaboratori.

Pietro Melandri e la ceramica: dal Liberty al Déco
Inizialmente, la ceramica di Pietro Melandri si identifica con linee sinuose e di ascendenza liberty. Anche nei disegni e nei pastelli dei primi anni del Novecento si nota una forte impronta simbolista che deriva naturalmente dal contatto con Domenico Baccarini. A questo periodo, quando Melandri collabora con Nonni e Zoli, appartengono esili ed elastiche ballerine in ceramica di altissima qualità.
Ma il passo verso il Déco è veramente breve: partecipa alla mostra parigina del 1925 dedicata alle arti industriali e applicate moderne. Si passa dalla flessuosa e floreale linea liberty, ad una decorazione più pura e stilizzata, tendente al geometrico. La semplicità delle linee primitive ed esotiche invade la ceramica di Melandri, che non ta
rda a ricevere lodi e incarichi.

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