Olio su tavoletta, di Lorenzo Delleani, "Ragazzo con cappello alla Brettone", 8.5.1900

Epoca: 1900 Misure: In cornice H 56 x L 44,5 / Tavola H 36,5 x L 24,5 cm 
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Olio su tavoletta, di Lorenzo Delleani, "Ragazzo con cappello alla Brettone", 8.5.1900

Bel dipinto raffigurante ragazzo con cappello alla bretone

Opera del famoso pittore piemontese Lorenzo Delleani (Pollone, 17 gennaio 1840 – Torino, 13 novembre 1908) Datata e firmato in basso a destra 8.5.1900. 

Misure: In cornice H 56 x L 44,5 / Tavola H 36,5 x L 24,5 cm 

Biografia
Lorenzo Delleani si formò all'Accademia Albertina di Torino, come allievo di Cesare Gamba e Carlo Arienti. Inizialmente si dedicò alla pittura di storia riportando diversi riconoscimenti ufficiali. Nel 1874 espose al Salon de Paris. Dalla fine del settimo decennio il suo stile variò progressivamente nei mezzi espressivi e nel suo repertorio tematico, in direzione di una rinnovata attenzione allo studio dal vero del paesaggio.
Con l'inizio degli anni Ottanta si dedicò esclusivamente ad una pittura en plein air, condotta in dense pennellate di colore che catturano la luce, adottando tra i soggetti preferiti vedute piemontesi raffigurate al variare della luce e delle stagioni.
Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia, accompagnato dalla sua allieva e mecenate Sofia Cacherano di Bricherasio.
La partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1905 con circa quaranta opere e la partecipazione all'Esposizione internazionale d'arte di Monaco, nello stesso anno, sancirono il successo internazionale dell'artista.
Il Comune di Torino gli ha intitolato una via nel quartiere Pozzo Strada; lo stesso hanno fatto i Comuni di Biella, Novara, di Chieri e di Santena e di Milano.
Tra i suoi dipinti, numerosi sono i paesaggi di montagna, caratterizzati da colori brillanti e da una pennellata pastosa e veloce; particolarmente apprezzati dai collezionisti sono quelli del periodo 1883/1889. A Delleani non piaceva dipingere città ma paesaggi naturali soprattutto della zona biellese. I suoi luoghi preferiti furono Torino, dove trascorse parecchi inverni, Biella, Pollone e il castello di Miradolo.

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