"Le Fonti di San Giminiano", di Niccolò Cannicci, olio su tela, firmato e datato 1896 in basso a destra

Epoca: 1896 Misure: In Cornice H 65 x L 100 / Tela H 40,5 x L 75 cm
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Splendido dipinto olio su tela di Niccolò Cannicci, Le Fonti di San Gimignano, Toscana, firmato e datatao in basso a destra

Il dipinto si trova in ottime condizioni e corredato da bella cornice coeava

Nel 1875 si recò per un mese circa a Parigi con G. Fattori, E. Ferroni e F. Gioli, e dai contatti avuti anche con gli impressionisti il C. fu sollecitato ad abbandonare la sua prima maniera che gli aveva valso l'appellativo di "Segantini toscano" per aderire ai modi dei macchiaioli.

Nel 1878 il pittore era presente all'Esposizione universale di Parigi con Vita tranquilla, ed al 1881 risale La raccolta delle ginestre (Colori e luci dell'800 [catalogo], Milano 1972). Nel 1883 esponeva alla Royal Academy di Londra con Il taglio dell'erba a San Gimignano e l'anno successivo all'Esposizione d'arte di Torino con la Semina del grano in Toscana, acquistato dalla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, che nel 1897 comperò anche Estate. Sempre a Torino espose nel 1884 (La capra nutrice), nel 1886 e negli anni 1897-1900 e 1902-1904. Il C. non mancò mai alle manifestazioni artistiche ufficiali e periodiche: lo troviamo infatti all'Esposizione internazionale di Venezia nel 1887 con le Rogazioni, nel 1899 con Triste inverno e nel 1905 con il trittico Maternità acquistato all'epoca dalla regina Margherita; alle Biennali del 1928 (nella Mostra della pitt. ital. dell'800) e del 1934 (Mostra internaz. del ritratto dell'800) sarà rappresentato dal Ritratto di tre sorelle. Fu premiato alla Promotrice di Firenze del 1888 per la Benedizione dei campi e l'anno dopo a Parigi per il Ritorno dalla festa;al 1890 circa è riferibile la Mungitura delle pecore (Firenze, coll. Checcucci) e al 1891 la Piccola etrusca (Gallarate, coll. Filiberti). Alla fine di tale anno il pittore venne ricoverato per parecchio tempo nel manicomio di Siena; a questa esperienza è dovuto l'Album con i ritratti di malati mentali, regalato al critico d'arte D. Martelli, suo amico ed ammiratore che aveva cercato di far conoscere l'artista anche sul piano internazionale (Rosadi, p. 50). L'artista morì a Firenze il 19 genn. 1906 lasciando incompiuti due quadri destinati all'Esposizione di Milano (L'Illustrazione italiana, 28 genn. 1906, p. 88).

Buona parte delle opere del C. furono acquistate direttamente dall'artista dal mercante d'arte e gallerista fiorentino L. Pisani; e se ne trovano oggi, oltre che in collezioni private italiane e straniere, nelle Gallerie nazionali d'arte moderna di Firenze e di Venezia ed al Museo di Capodimonte in Napoli. Suoi disegni sono conservati a Firenze, nel Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi (1961 P; 96383; 96802; 96756-96771; 99366) e nella Galleria d'arte moderna.

Sue personali si tennero all'Accademia di Belle Arti ed a palazzo Pitti di Firenze rispettivamente nel 1907 e nel 1927 

 

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