Acquerello su carta, di Giuseppe Pennasilico, "Donna sdraiata", Epoca '800, firmato

Epoca: '800 Misure: In cornice H 44,5 x L 57 x P 4 / Carta H 21 x L 37,5 cm
Per info: Contattare Prezzo: VENDUTO Spedizione in Italia:

Acquerello su carta, di Giuseppe Pennasilico, "Donna sdraiata", Epoca '800, firmato

Bel dipinto orientalista del pittore italiano Giuseppe Pennasilico, famoso per la sua capacità di ritrattista;
Il pittore raffiugura una donna sdraiata in un Harem
Firmato in alto a destra

Misure: In cornice H 44,5 x L 57 x P 4 / Carta H 21 x L 37,5 cm

Biografia
Giuseppe Pennasilico di Francesco e di Maria Carmela Di Blasi detto Peppino, nacque a Napoli il 19 marzo 1861.
Il 23 gennaio 1870 all’età di appena nove anni non ancora compiuti, s’iscrisse all’Istituto Delle Belle Arti di Napoli sotto la guida di Giacchino Toma e soprattutto di  Domenico Morelli insegnante di pittura (colui che aveva immortalato nella sua tela Torquato Tasso mentre alla Corte degli Estensi Signori di Ferrara legge il suo Poema a Eleonora d’Este; dipinto che oggi è conservato presso la GNAM di Roma) che gli fu prodigo di consigli e di ammaestramenti, dai quali, il giovane allievo ne trasse grande profitto.
Si trasferì a Genova nel 1915, entrando a far parte della Famiglia Artistica Genovese.
Nel 1892 partecipò all’Esposizione italo-americana che si tenne a Genova in occasione delle Colombiadi, dove fu premiato con la medaglia d’oro.
Il Pennasilico si inserì perfettamente nell’ambiente artistico genovese, allora dominato dal tonalismo dei “Grigi”, apportandovi un forte cromatismo ed una predilezione per le scene di genere.
Fu pittore paesaggista, marinista ed abilissimo ritrattista. Un aspetto particolarmente rilevante della sua arte fu la raffigurazione di animali (celebri i suoi colombi).
La sua fama di ritrattista è invece riconducibile all’esecuzione di numerosi ritratti raffiguranti belle donne genovesi e dame dell’aristocrazia italiana e straniera.
In queste opere, l’attenzione estrema al particolare ed agli elementi decorativi ci riporta quasi ad un realismo settecentesco.
Il Pennasilico ebbe numerosi allievi, fra i quali ricordiamo Mario Agrifoglio, Antonio Schiaffino, Orlando Grosso (che divenne suo aiuto) e Paolo Stamaty Rodocanachi.
Nel 1901 partecipò alla Biennale di Venezia e, con regolarità, alle esposizioni genovesi fino al 1936.
Del 1917 una sua personale alla Promotrice genovese.
Pur mantenendo un legame assai stretto con il mondo artistico genovese, non dimenticò Roma, dove mantenne uno studio che frequentava nei mesi invernali.
Si spense a Genova alle 9,30 dell’8 aprile del 1940 all’età di settantanove anni, lasciando un vasto cordoglio in Genova, città che giovanissimo l’aveva adottato come un figlio.
Nel 1940, pochi mesi dopo la scomparsa del pittore, la Galleria Rotta di Genova organizzò una mostra comprendente numerosi dipinti atti a rappresentare le sue grandi qualità d’artista.

Categorie: 

Designed by Meccanichecreative.